L’ansia è quello stato emotivo che investe una persona ogni volta che entra sotto stresso o ha una forte preoccupazione. Questi sentimenti sono sempre infondati.
Nella vita quotidiana siamo spesso soggetti a situazioni di ansia. Anche la nostra bocca è coinvolta in questi processi. Ci sarà utile analizzarne la simbologia per capirlo.
Come suggerisce il sito www.ildentistamoderno.com questa zona del nostro corpo si offre allo sguardo di un osservatore attento sotto molti punti di vista. Si pensi ad esempio allo stringere i denti per non sbraitare nelle situazioni di intenso stress o ansia oppure al correlazione medico-scientifica che intercorre tra la bocca e i disturbi alimentari quali anoressia e bulimia, oppure ancora allo stringere i denti come naturale espressione di sopportazione.
Ma c’è molto di più! pensiamo ai neonati, che prendono il latte tramite la bocca. L’allattamento è il più romantico ed intimo tra i rapporti che si instaurano tra il bambino e la madre, che con il latte trasmette nutrimento e difese immunitarie fondamentali, oltre che protezione e rassicurazione.
Anche nella vita adulta esistono comportamenti similari, come il gesto di sfogo che il fumatore ripete più volte al giorno con il sigaro, la sigaretta o la pipa. Quelle che vi ho appena descritto sono tutte immagini volte a ricordarvi dell’incessante presenza della nostra bocca, e della sua valenza simbolica. L’ansia gioca una funzione fondamentale nell’ accrescimento di abitudini viziate, scientificamente definite come parafunzioni. Non c’è da sottovalutarle.
Col passare del tempo queste parafunzioni ci porteranno a gravi problemi. Le parafunzioni possono essere diurne o notturne. Le prime avvengono a causa di movimenti automatici ripetuti più volte, durante i quali sperimentiamo onicofagia, serramento, digrignamento, abitudine di interporre oggetti fra denti e labbra ecc.. La loro frequenza aumenta nei casi in cui il soggetto è colpito da una situa-zione che gli arreca ansia, oppure quando è incapace di gestire l’ansia. Le parafunzioni di tipo diurno possono avere varie cause scatenanti quali l’ansia, lo stress, l’abuso di fumo e/o caffeina, alcool e tutte le sostanze eccitanti per il nostro sistema nervoso. Per cercare di ridurle, a volte occorre provare a fare del training o rivolgersi ad uno specialista in grado di correggere il comportamento.
Tipica parafunzione nottorna è invece il bruxismo, che colpisce circa il 60% della popolazione. Classificato come disordine del movimento correlato al sonno, esso si presenta nelle fasi 1 e 2 del sonno NonRem. Nel trattamento di questo disturbo, oltre al semplice bite in alcuni casi è consigliato anche la farmacoterapia o la psicoterapia.
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