Lo sbiancamento è una metodica odontoiatrica ampiamente richiesta e la figura che più potrà darvi delucidazioni in merito è quella dell’igienista dentale, che vi guiderà nella realizzazione del sorriso bianco e splendente che tanto ambivate.
Ma quanto ne sapete dello sbiancamento?
Il dente bianco non è solo sintomo di benessere ed estetica, in primis è sinonimo di SALUTE orale, è buona norma difatti prenotare una visita dal vostro dentista o dalla vostra igienista per individuare eventuali problematiche odontoiatriche come ad esempio carie non curate, restauri protesici incongrui oppure vecchie otturazioni ormai infiltrate. Una volta ripristinata la salute orale è indispensabile sottoporsi ad una seduta di igiene orale professionale presso la vostra igienista, che si prodigherà a rimuovere con cura placca, tartaro ed eventuali pigmenti poiché è indispensabile applicare il liquido sbiancante su un dente privo di qualunque tipo di concrezione e/o irregolarità.
Una volta stabilita una condizione orale ottimale sotto tutti i punti di vista, si può procedere con due diverse tecniche di sbiancamento:
1-Sbiancamento in studio: solitamente viene fatto subito dopo la seduta di igiene orale professionale. L’igienista applica inizialmente una diga liquida, ovvero un gel che mediante siringa viene applicato per proteggere le mucose (gengive e papille interdentali) dal liquido sbiancante che a contatto con i tessuti molli potrebbe creare ulcere o zone ischemiche.
Sotto l’azione di una lampada fotopolimerizzante, la diga assume una consistenza duro-elastica, successivamente si procede all’applicazione del liquido sbiancante su tutte le superfici dentali. Per concludere il paziente indossa degli occhiali per proteggersi dal fascio di luce led che verrà emanato da un boccale posizionato in prossimità del cavo orale, il quale fungerà da “attivatore” del liquido sbiancante. Il paziente attenderà in poltrona il tempo definito dalla casa produttrice del liquido.
E’ importante sapere che l’azione del liquido sbiancante potrebbe rendere i denti più o meno sensibili a seconda di diversi fattori, a partire dalla qualità e quantità dello smalto presente e dalla presenza o meno di colletti scoperti, dove solitamente il paziente riferisce particolare fastidio, in quanto la radice del dente si trova sprovvista dalla barriera fisica offerta dalla gengiva. Se riferite sensibilità avvisaste la vostra igienista che provvederà al suo trattamento.
2-Sbiancamento domiciliare: l’igienista o l’odontoiatria provvederanno a prendere un’impronta del vostro cavo orale e vi forniranno delle mascherine e il liquido, composto da perossido di idrogeno e di carbammide, le cui concentrazioni non superano quasi mai il 6% nell’uso domiciliare. La vostra igienista a seconda del liquido che vi verrà fornito vi darà indicazioni sulla quantità di liquido da applicare ogni notte e il numero di notti per poter ottenere l’effetto desiderato.
In aggiunta può essere affiancata una terapia desensibilizzante e remineralizzante da condurre simultaneamente al trattamento sbiancante.
Ora che avete queste informazioni che aspettate?
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